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Ecco i nemici della condivisione. Gli uomini che in Italia operano contro il P2P

Giancarlo Mancusi sostituto procuratore di Bergamo. Ha fatto chiudere Colombo-BT e ora ha firmato l’ordinanza che rende inaccessibile in Italia anche Pirate Bay (va detto però che io con Tiscali lo vedo…). Mancusi è interessante: ha una tesi di laurea su tesionline.it. Ovviamente per leggerla occorre pagare, la sua conoscenza non è disponibile per tutti.

Silvio Berlusconi, in quanto padrone di Mediaset: Ha intentato a Youtube una causa milionaria perché la gente caricava sul portale filmati delle sue trasmissioni. Speriamo che Youtube li rimuova tutti. Salirebbe, e di molto, il grado di qualità medio del portale.

Enzo Mazza, presidente della FIMI (Federazione della major discografiche, la maggior parte estere, in Italia): è sempre il primo a gioire quando un “pirata” viene fermato.

Giorgio Assumma, presidente Siae: vorrebbe tassare  Internet. Ha firmato la prefazione di un libro di Denis Olivennes, l’ideatore della dottrina Sarkozy, che prevede il ban da Internet di chi condivide file. Il titolo del libro è: “La gratuità è un furto”. Rabbrividiamo.

Federico Motta, presidente dell’associazione editori. Ha detto: “Il futuro della produzione culturale – anche libraria – non è quindi solo in un momento di cambiamento, è in pericolo. Per questo AIE si è fatta promotrice del problema perché il fenomeno interessa purtroppo già da diversi anni il settore della musica, del cinema e del software, ma sta coinvolgendo, progressivamente sempre più, anche l’editoria”. Poteva ricordarsi di citare anche l’indagine antitrust contro gli editori che tengono alti i costi dei libri di testo. Per proteggere la cultura.

  1. 11 agosto 2008 alle 3:44

    anche io, con telecaz…mmhh… tele2 lo vedo ancora, è solo questione di tempo se lavorano sui dns come ho letto…

    e se c’è del vero in quel che hai scritto, di contro c’è anche il fatto che l’Italia è il paese piu warezzone che abbia mai visto… te lo dico non da pivellino, ma da uno che ha fattoper anni parte della scena DS, noi italiani siamo i peggiori in fatto di warez, un po’ tutto questo ce lo meritiamo…

    rimane il fatto che la condivisione dei NOSTRI file dovrebbe essere un nostro diritto, ma in realtà non lo è e dovendo andare piu a fondo anche la pirateria dovrebbe essere un nostro diritto viste le tasse che paghiamo alla siae sui supporti di memoria… 😉

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  2. Marco
    11 agosto 2008 alle 7:40

    la proprietà intellettuale cmq andrebbe sempre tutelata… io non didegnerei una tassa sul canone per scaricare legalmente e per ripagare chi detiene la proprietà intelletuale…

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  3. Davide
    11 agosto 2008 alle 7:53

    ABBIAMO GIà LE TARIFFE INTERNET PIù ALTE CHE SI PRENDANO DA Lì I SOLDI!!!!!!!

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  4. 11 agosto 2008 alle 9:39

    Il mio timore è che cominciando con il P2P si finisca poi per oscurare i siti “scomodi”, come in Cina. I nostri media sono molto bravi a trovare la pagliuzza nell’occhio degli altri.
    Alla faccia della democrazia e della libertà, mi sa che la prima sia in pericolo e la seconda la segua.
    Ciao, Pino

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  5. 11 agosto 2008 alle 10:49

    Avete presente quelle persone che, essendo ignoranti, quando affrontano una discussione, non sapendo più difendersi a parole alzano le mani?
    Beh! la vedo un pò allo stesso modo, l’unico modo che riescono ad addottare per combattere ciò che NON conoscono è censurarlo. Il nostro paese è parecchio indietro per quanto riguarda molte cose, ma non vi preoccupate, è solo l’inizio, è probabile che vada molto peggio

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  6. guiodic
    11 agosto 2008 alle 11:38

    @marco: ok, ma Assumma vuole proprio tassare Internet con l’ “iniquo compenso”, quello che paghiamo sui cd e dvd per poter effettuare copie che in realtà non si possono comunque fare.

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  7. telperion
    11 agosto 2008 alle 12:40

    Questo mi sembra ottimo sull’argomento
    http://bertola.eu/nearatree/?p=1144

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  8. sid9477
    11 agosto 2008 alle 12:48

    Che belle persone che hai citato… 🙂

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  9. guiodic
    11 agosto 2008 alle 13:00

    @telperion: i dubbi espressi nell’articolo che hai postato sono molto fondati. Anche un bravo giurista come Daniele Minotti ammette d’averci capito poco: http://www.minotti.net/2008/08/10/provvedimenti-atipici/
    Nel frattempo, io continuo ad accedere a TPB via Tiscali.

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  10. Lex
    11 agosto 2008 alle 13:38

    Ieri sera riuscivo ad accedere adesso non piu’ 😦 ho fastweb. Che schifo che sta diventando sto paese. Io sono d’ accordo con Peppermint, dall’oscurare questo sito ad oscurarne altri che non c’entrano con il p2p il passo è breve.

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  11. 11 agosto 2008 alle 14:02

    sempre pieno di spunti interessanti…grazie.

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  12. Daniele
    11 agosto 2008 alle 17:39

    Gli admin del sito se ne sono accorti: “Fascist state censors Pirate Bay” ( http://thepiratebay.org/blog/123 — Usate Tor e Privoxy per visitare il link). Quanto ci metteranno gli italiani a capire che non si tratta più di politica, non si tratta di destra o di sinistra, qui siamo ben oltre. E poi si fa un gran parlare della censura e della libertà di parola e di informazione in Cina… Siamo già sulla buona strada.

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  13. sid9477
    11 agosto 2008 alle 18:43

    anch’io con fastweb non posso entrarci 😦

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  14. graficchiando
    11 agosto 2008 alle 20:00

    Peer to Peer?
    Quale la finalità oggettiva?

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  15. guiodic
    11 agosto 2008 alle 20:18

    @graficchiando: condivisione.

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  16. 11 agosto 2008 alle 23:02

    Bastardi, tutti quelli citati e non!
    per leggere l’articolo della baia, che con Fastweb non è accessibile, sono ricorso ad un web proxy

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  17. pier90
    11 agosto 2008 alle 23:49

    io sareri daccordo anche a pagare…non so un 1 o 2 euro a film, se tutti pagassimo le casse delle major si riempirebbero, ma pagare anche 10 euro per un film o meglio per i tanti film che guardo in un anno sarebbe impensabile!

    20 euro per un Cd, compro gli originali (ultimo Coldplay) ma vado sul sicuro, magari scarico un cd e se mi piace lo compro ma non potrei comprare tutti i cd.

    infine scarico molte serie tv, spesso dopo che sono andate anche in chiaro su rai o mediaset…e come se le registrassi!

    io penso che oltre la scuola Emule sia il nuovo portale della cultura, sono riuscito a trovare anche film molto vecchi come canzoni di tenco, de andre…conoscendo un mondo magnifico. Anche io vorrei pagare la cultura che producono gli altri se solo potessi!!!

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  18. 12 agosto 2008 alle 0:03

    Con quale diritto pirate bay da del fascista ad uno stato che nega l’accesso a uno dei portali più illegali al mondo? Ma stiamo scherzando? Che i CD Musicali costano tanto lo sappiamo tutti, che il cinema potrebbe essere più economico va bene, ma da qui a sbafare tutto no! E’ come dare del fascista ad uno stato che chiude scuole dove fanno corsi di furti e rapine. Detto questo no alla censura, ma no anche al download selvaggio. Speriamo che chiudano anche Emule!

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  19. zingari
    12 agosto 2008 alle 0:28

    Attenzione hai dimenticato questo qui e non è una dimenticanza da poco:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Zingaretti

    NICOLA ZINGARETTI – Relatore e ideatore della direttiva comunitaria IPRED2 per le “misure penali in merito all’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale”.

    Attualmente Presidente della provincia di roma per i PD. (Si quelli di sinistra che stanno dalla parte del popolo… ahahahahah)

    P.S. Codiceasciii va a cagare, spero che ti facciano irruzione a casa e ti inculino con la storia della violazione di copyright per ogni dischetto, CD, DVD, audiocassetta, scheda di memoria, canzone fischiettata nella doccia e libro fotocopiato dall’università (tuo o della tua famiglia).

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  20. 12 agosto 2008 alle 0:59

    X zingari, sei un poveraccio (mentalmente), io i cd che mi piacciono li compro originali, non copiati o scaricati in mp3 a 128kbps, i film al massimo li affitto o me li vado a vedere al cinema. Qui non stiamo facendo la guerra a chi è più pulito, ma a chi è meno sporco, e tu di sicuro non lo sei. In un paese civile se vuoi un servizio lo paghi il giusto, una canzone se ti piace la puoi comprare a 0,99Cent, le cose si pagano. Libri fotocopiati? La mia famiglia i libri me li comprava usati, perchè a me hanno insegnato i valori.. Stop Flame.

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  21. 12 agosto 2008 alle 0:59

    @codiceascii: purtroppo anche tu vittima del luogo comune che condividere equivale a rubare…

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  22. 12 agosto 2008 alle 1:01

    @zingari: no, Zingaretti non è l’ideatore della direttiva (l’ideatore è la Commissione europea). Anzi Zingaretti ha fortemente contribuito a mitigarla – anzi nei fatti a renderla quasi innocua -, ho organizzato anche un convegno con lui sul tema della Ipred2.

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  23. 12 agosto 2008 alle 1:32

    Condividere non è uguale a rubare, ma anche non pagare non è corretto e per me un bene non pagato è un bene rubato. Se io non posso permettermi un paio di pantaloni di D&G non li compro, se me li prendo e non li pago poi non posso dire che il gestore è caduto nel luogo comune che prendere senza pagare equivale a rubare. Poi ognuno ha i suoi punti di vista.

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  24. 12 agosto 2008 alle 1:46

    Se prendi un pantalone D&G dal negozio, il negozio non può più venderlo. Questo è rubare. Se invece scarichi una canzone che tanto non avresti comunque comprato, non hai fatto danno a nessuno.
    Ci sono fior fiore di studi che dimostrano come chi fa p2p *compra di più* che chi non lo fa.
    E non parlo di studi commissionati da Pirate Bay, ma ad esempio dall’ANICA (associazione dell’industria cinematografica): http://www.anica.it/anica_doxa.pdf

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  25. Alessandro17
    12 agosto 2008 alle 3:20

    @CodiceAscii

    “Con quale diritto pirate bay da del fascista ad uno stato che nega l’accesso a uno dei portali più illegali al mondo?”

    Dicono la sacrosanta verita’. Ci puo’ essere il piu’ pallido dubbio che abbiamo un governo fascista? Persino Famiglia Cristiana e’ stata tutt’altro che tenera col governo, e cio’ e’ quanto dire…
    E poi c’e’ stato il “lapsus” della Casa Bianca. Da morir dal ridere, se non fosse una tragedia.

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  26. Davide
    12 agosto 2008 alle 14:38

    @CodiceAscii

    Sapete perchè ci danno dei fascisti? Perchè chi comanda in Italia ora possiede metà dei giornali, 3 su 6 canali televisivi, si fa le leggi per lui etc.
    Ecco cosa gira per le TV Svedesi e spero che ti faccia capire molto

    http://it.youtube.com/watch?v=BApIDuicO-I

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  27. Francio
    12 agosto 2008 alle 14:44

    Per finalità oggettiva di condivisione intendete dire furto?
    Per chi dice che non è rubare lo invito a leggere qualsiasi testo elementare microeconomico alla voce “esternalità”, o chieda a qualsiasi rappresentante di uno stato che possiede leggi sul copyright e sul brevetto il senso di queste leggi. Voi confondete il “disco” con il “contenuto”, e non riuscite a capire la differenza. Sarebbe come stabilire il prezzo di un giornale in base alla quantità di carta e inchiostro utilizzati…ridicolo.
    NON è una questione di punti di vista…riflettete su questo ed evitate allarmismi totalitari su questioni evidentemente frivole. Che il P2P sia sbagliato, non ci piove. Che sia comodo, altrettanto. E’ questo il guaio che vi porta a cercare giustificazioni.

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  28. 12 agosto 2008 alle 14:52

    @Francio: visto che fai il sapientone, la definizione di furto è, nel codice penale italiano, “Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri…” (art.624).
    Ora, se scarico una canzone con e-mule, si può dire che la “sottraggo” e che me ne “impossesso”? No. E’ molto semplice capirlo.

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  29. Francio
    12 agosto 2008 alle 15:14

    Si vabè ma non si tratta di una discussione penale.
    Ho usato la parola furto in senso “vocabolario” e non giuridica.
    Non voglio fare il sapientone: voglio dire che esistono dei motivi per cui il p2p è dannoso. C’è un grande problema legato ai beni d’informazione: il bene acquistabile non è tanto l’oggetto fisico in se ma il suo contenuto, e perciò rende la diffusione del contenuto molto semplice da realizzarsi in via gratuita (mp3, e-books, ecc: anche se non c’è un libro con le pagine, il libro in se me lo leggo lo stesso).
    Tutto ciò va a discapito di chi crea (musicisti, programmatori), dato che non si sentirebbero incentivati a investire se poi chiunque potrà accedere al prodotto in maniera gratuita. Detto questo si capisce la necessità di leggi sul copyright che permettono al sistema “creativo” dei beni d’informazione di non incepparsi e fermarsi per mancanza di guadagni futuri che non permetterebero investimenti milionari (es. nell’industria cinematografica). Ed è logico concludere che lo sharing di beni tutelati è sbagliato.

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  30. 12 agosto 2008 alle 15:18

    Questo è quello che valeva 30 anni fa o più. Oggi le cose sono un po’ diverse. Se avessi letto il pdf che ho linkato prima avresti scoperto che chi scarica film da Internet va più al cinema, così come chi scarica musica compra più cd.
    Il meccanismo non è difficile da capire: la gratuità crea un bisogno (di musica, cinema, lettura, ecc.) e questo dirotta parte dell’utenza verso i canali a pagamento (ad esempio perché vedere un film al cinema è più bello che vederlo a casa, o perché un cd lo puoi regalare, ecc.)
    Al di là dei luoghi comuni dei detentori dei diritti, in realtà le cose funzionano molto diversamente.

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  31. Francio
    12 agosto 2008 alle 15:31

    Mettiamo che hai ragione, su dati astratti.
    Le case discografiche e cinematografiche non ne sono al corrente e tu si? Se distribuire il proprio prodotto gratuitamente aumenterebbe come dici i loro guadagni, allora penso non esiterebbero a farlo.
    Già alcuni gruppi lo fanno su myspace, o le stesse case discografiche piazzano i videoclip su youtube.
    Ma la questione è che bisogna lasciare loro la libertà di scegliere, perchè magari qualcuno si fa i conti in tasca e capisce che al di là degli incentivi di “network” alla fine se ne andrebbe a casa fallito. Perciò se la Warner Bros decide di mandare un film in streaming il giorno dell’uscita su internet facesse pure, ma ciò non toglie che il mercato dell’informazione in generale non debba essere tutelato legalmente.
    Davvero, se gli conviene, lo faranno: nessuno è scemo, o perlomeno non sarai l’unico “genio” (senza offesa ironica, niente di personale) ad essere arrivato a questa conclusione. Però sbandierare la legittimità del file sharing giustificandola con un’aumento della domanda è come nascondersi dietro a un dito.

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  32. 12 agosto 2008 alle 16:33

    Mettiamo che hai ragione, su dati astratti.
    Le case discografiche e cinematografiche non ne sono al corrente e tu si?

    Ma hai letto il pdf? La ricerca è commissionata dall’ANICA.

    Se distribuire il proprio prodotto gratuitamente aumenterebbe come dici i loro guadagni, allora penso non esiterebbero a farlo.

    Difatti qualcuno già lo fa. Molti invece ancora non hanno capito come funziona Internet e sono rimasti legati ai vecchi modelli di distribuzione. Pensa al ritardo con il quale è arrivata la musica sul Web con iTunes. Pensa a come hanno cercato di “lucchettarla” con i DRM e poi hanno divuto ammettere di aver clamorosamente sbagliato modello di business…

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  33. Francio
    12 agosto 2008 alle 17:07

    Appunto…lascia loro il tempo di rendersene conto.
    Non è con la pirateria di certo che incentivi il tutto.
    La pirateria è ILLEGALE. Punto. Ognuno DEVE essere libero di decidere se distribuire gratuitamente le proprie opere oppure di lasciarle tutte a pagamento: se questo è controproducente per qualcuno è comunque affar suo, ma sicuro se ne renderà conto: alla Warner Bros, Columbia, EMI, Virgin, Microsoft, e chi più ne ha più ne metta di produttori di opere d’ingegno o artistiche, non ci sono di certo delle mezze tacche. Sanno il fatto loro e se gli converrà lo faranno.
    Non è una giustificazione per il file-sharing illegale.

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  34. 12 agosto 2008 alle 17:10

    Il file sharing è illegale semplicemente perché loro hanno convinto i governi a modificare le leggi per renderlo illegale. Prima non lo era. Quindi non vedo perché debba considerare questo una specie di vangelo. Ok, è illegale, ma mi batto perché invece torni ad essere legale.

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  35. Francio
    12 agosto 2008 alle 21:07

    Ci mancava solo la teoria della cospirazione lobbystica…
    LOL

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  36. 12 agosto 2008 alle 23:03

    cospirazione? no no… i signori che ho nominato (come del resto i loro corrispondenti negli altri paesi) hanno sempre fatto tutto alla luce del sole e hanno ottenuto sempre quel che volevano.
    nessuna cospirazione. semplicemente quando si parla di diritto d’autore la politica si inchina deferente, fatte alcune debite eccezioni (sia a destra che a sinistra)

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  37. 13 agosto 2008 alle 0:55

    Francio visto che sei un esperto di economia, sai che cosè un bene pubblico puro non escludibile e non rivale nel consumo?? come l’informazione?? sai cosa vuol dire esternalità di rete e quindi perchè io che scarico film, musica e videogames a gogo spendo in un anno in copie originali il doppio di quello che spendi te??? sai il significato di discriminazione di prezzo e che è conveniente per le major il p2p?? pensi che intercettare un pubblico di milioni di persone che cmq non comprerebbero il tuo prodotto non portino in qualche modo introiti?? Il p2p è ormai un fenomeno affermato ed in espansione ed è cmq la scelta fatta dal popolo che governa. Il popolo è sovrano, se nn lo è ok, evviva il fascismo.

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  38. Francio
    13 agosto 2008 alle 2:03

    E la demagogia? Se il popolo potesse governare, la prima cosa che farebbe è abbassarsi le tasse.
    Il fatto che l’informazione sia un bene non escludibile e non rivale nel consumo per natura, questo non esclude il fatto che il governo possa renderlo ARTIFICIALMENTE rivale nel consumo, per le ovvie ragioni che ho già detto: incentivazione all’investimento.
    Se poi siete ancora convinti che alle major CONVIENE, non si spiega il vostro ragionamento lobbystico delle loro pressioni a mantenere la legge. E ripeto: se una major decide che regalando i propri prodotti poi venderà di più è libera di farlo mi sembra. Ma non si può obbligare tutte a farlo: per cui è necessaria una legge sul p2p.

    Per l’esternalità di rete: io lo so cos’è, però non capisco proprio che c’entra in tutto il discorso!

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  39. 13 agosto 2008 alle 2:13

    La proprietà intellettuale è un furto ! Il fatto che qualcuno abbia fatto qualcosa prima di me non basta ad impedire a ME di fare la stessa cosa a casa MIA. Mettiamo che il mio vicino di casaa sia un compositore e abbia composto una sinfonia muovendo le sue dita in un certo ordine sul suo pianoforte. Questo non deve impedire a me di fare altrettanto sul mio pianoforte a casa mia. Altrimenti si arriverebbe all’assurdo che lui è proprietario del mio corpo perché può decidere che movimenti le mie dita possono fare e quali no. Questo è schiavismo!!!

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  40. 13 agosto 2008 alle 2:17

    @Francio:
    1. forse non lo sai, ma in effetti il popolo governa. Siamo in una democrazia (per ora…) e io ho votato coscientemente quelli che volevano aumentare le tasse. E con me alcuni milioni di italiani. Stavolta ha vinto quello che voleva diminuirle, ma la volta prima ha vinto quello che voleva aumentarle. Vedremo alle prossime elezioni chi prevarrà.
    2. il meccanismo del copyright come incentivo all’investimento era valido quando l’unico modo di guadagnare dalla creatività era quello di stampare copie fisiche delle opere. Per farlo servivano capitali e qualcuno andava pur pagato per tale lavoro. Oggi non è più così.
    L’artista può avere il suo guadagno in altri modi (ad esempio i concerti) quindi non muore certo di fame.
    3. come ho già detto alcuni già diffondono gratuitamente le loro opere. Altri si fanno pagare ma hanno capito che non gli conviene impedire la copia digitale attraverso il DRM. Accanto a costoro, più illuminati, prevale ancora una larga fetta di vecchi bacucchi che non hanno capito una mazza di come funziona Internet, o meglio, vogliono che Internet funzioni come dicono loro. Penso che perderanno la loro battaglia, ma dalla loro parte hanno i gendarmi e i vari pm come Mancusi.

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  41. 78sara78
    13 agosto 2008 alle 3:25

    Ma non è che qualcuno ha paura della condivisione di documentari, italiani e stranieri, che parlano di fatti realmente accaduti e di come ci vedono “fuori”?
    O di contenuti scomodi come questi?
    http://www.viralvideo.it/

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  42. Francio
    13 agosto 2008 alle 16:00

    78sara se vai in libreria è pieno di libri di Travaglio…
    I libri che vanno per la maggiore sono disfattisti e contro il governo e vendono un sacco…
    Mi pare che sia quello il pericolo se proprio esiste…eppure sono la 🙂

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  43. PwnedNoob
    14 agosto 2008 alle 22:02

    Pensate che molti di coloro che scaricano materia protetta da copyright via P2P non lo comprerebbero in un negozio o comunque spendendoci. Invece potrebbero gradire un particolare artista e iniziare a comprare per vie legali (come detto sopra).
    E’ un po’ come la crack di Vista. Pochissimi lo comprerebbero, vista la sua ricchezza di seccature, ma a craccarlo un pensierino ce lo si fa 😉 di conseguenza anche altri prodotti che dovrebbero funzionare su Vista diventano più utili, e più comprati.

    Certo ammetto che non è veramente etico scaricare qualcosa senza che il vero produttore non ne riceva nulla. Ricordate però che di quello che pagate per acquistare un CD audio o un gioco, pochissimo va a quello che ha davvero lavorato per crearlo. Molto incassa la SIAE e vari speculatori, o comunque chi non alza un dito; al programmatore che si spacca il didietro 18 ore al giorno arriverà una miseria di quello che ci mettete.

    Comunque, tornando strettamente in argomento, sono contro la censura di piratebay. Perche?
    Su TPB non circola solo materiale illegale, ma anche torrent innocui. Per citare qualcuno che ho sentito nella rete, è come abolire i coltelli da cucina perche qualcuno li ha usati come arma.

    Comunque la guerra al P2P è destinata a fallire, il Peer to peer è un fenomeno troppo radicato perchè lo si possa tagliare fuori senza problemi. Puoi fare tutte le leggi che vuoi ma finchè esiste internet, esisterà anche il file sharing; gli hacker sono e saranno sempre più preparati informaticamente – un passo avanti – rispetto a chi li combatte. Non solo, ma tutto questo trambusto non ha fatto che pubblicità a piratebay, anche per esperienza personale. Una settimana fa sapevo a malapena a cosa servivano i file torrent, men che meno dove trovarli.

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  44. Libero ... spero per molto
    14 agosto 2008 alle 23:48

    E’ il principio della censura preventiva che non mi và proprio giù… non il scaricare 4 mp3 e due programmi pirata.

    Il fatto che un giudice o chi per lui in base a leggi create da politici più o meno in malafede o con interessi di lobby, decidano di OSCURARE PREVENTIVAMENTE L’ACCESSO AL SITO… QUESTO E’ GRAVE!
    LA CENSURA… e pian piano torniamo indietro dritti verso la Cina magari!

    Loscuramento del sito e non tanto il fatto che il sito sia “piratebay”, ma è il ledere un diritto all’informazione o all’accesso a tale informazione che è del tutto discutibile e dovrebbe essere “sacrosanto”… parola grossa ma è così!

    “E allora da domani vi creano un’altra leggina o lodo che non vi permettera più di accedere al porno perchè farsi le p… fà diventare ciechi!!!

    O a you tube perchè tutti quei filmati offensivi verso le alte cariche politiche sono pura invenzione e le intercettazioni che vi sono riportate erano solo falsità, (Qualcuno “senza far nomi 🙂 ha fatto causa a you tube non certo per i contenuti televisivi che qualche utente caricava sopra, ma per il fatto che è da li che tanti utenti hanno sentito le telefonate intercettate dei vari furbetti del quartiere) e allora a you tube non vi accedete più perchè chissà cosa potreste caricare in video con contenuti lesivi verso chissà quale interesse di parte…

    Chissà cosa potreste vedere ancora, che non volgliono che vediate…
    E ALLORA UN BEL FRENO AL LIBERO SAPERE

    FILTRIAMO, FILTRIAMO LA RETE SEMPRE DI PIU’

    Ed è la libertà all’informazione che ne va di mezzo!!!!

    QUESTO E GRAVE

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  45. 18 agosto 2008 alle 17:53

    Critichiamo i cinesi che filtrano qualunque cosa e poi i nostri politici ci bloccano i siti. Bell’ipocrisia. Mi sembra di vivere nella Londra del film V per Vendetta.

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  46. Giampiero
    20 agosto 2008 alle 12:38

    @neclord

    In cina filtrano quasi tutto a cominciare da siti culturali e occidentali, qui al massimo bloccano i portali della PIRATERIA, chi non è un LEECH non si pone il problema…..perchè a me di piratebay mi frega una sega che l’hanno bloccato….

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  47. sara
    20 agosto 2008 alle 15:48

    @Giampiero: io su TPB non ci ero mai andata, manco sapevo che esistesse prima di questo scandalo. Ma non mi sta bene per niente la procedura che stanno usando, perché oggi è TPB il sito scomodo, domani il tuo blog, dopodomani il mio…
    Eh no ragazzi, così non va!

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  48. 20 agosto 2008 alle 21:25

    @Giampiero:
    “Prima sono venuti ad arrestare i comunisti, ma io non ho protestato perché non ero comunista, poi sono venuti ad arrestare i sindacalisti ma io non ho protestato perché non ero sindacalista, poi sono venuti ad arrestare gli ebrei, ma io non ho protestato perché non ero ebreo. Poi sono venuti ad arrestare me, ma non c’era più nessuno che potesse protestare”.

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  49. Alareiks
    21 agosto 2008 alle 0:41

    Oggi è toccato a TPB. Domani a chi toccherà? E dopodomani? E l’anno prossimo? Non penserete mica che si fermeranno qui, vero?
    Altro che fascismo, qui siamo a 1984. Più IVA, naturalmente.

    – OFF TOPIC –

    @ Peppermint
    Ciao Pino, mi fa piacere ritrovarti qui, ospiti del buon Guiodic, a fare due chiacchiere in libertà 😉

    – FINE DELL’OFF TOPIC –

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  50. 25 settembre 2008 alle 18:43
  51. tequilamex
    30 settembre 2008 alle 11:14

    guiodic 20 Agosto 2008 alle 21:25

    @Giampiero:
    “Prima sono venuti ad arrestare i comunisti, ma io non ho protestato perché non ero comunista, poi sono venuti ad arrestare i sindacalisti ma io non ho protestato perché non ero sindacalista, poi sono venuti ad arrestare gli ebrei, ma io non ho protestato perché non ero ebreo. Poi sono venuti ad arrestare me, ma non c’era più nessuno che potesse protestare”.

    🙂

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  52. Coglioni!
    22 febbraio 2010 alle 10:20

    Siete una massa di ignoranti policizati,andate a quel paese voi e chi vi ha generato,specie di esseri mentalmente condizionati…
    La condivisione delle cose è paragonabile ad un’amico che ti presta qualcosa che ha pagato a spese sue,questo serve a chi nella vita non può sempre permettersi una cosa originale pagando tasse su tasse,di cui solo questo stato ne detiene il record facendo ridere il resto dell’europa e non solo…
    Capisco la publicazione di film canzoni ecc appena uscite sul commercio,questo ostacola le vendite,ma non tollero che anche aspettando 3-4 anni un qualcosa non sia disponibile a tutti tramite condivisione.
    Questo è un’atto di blocco all’informazione,favoregiando sempre e comunque chi nasce col sulo su una poltrona comprata da papà ricchione,e meno verso la maggioranza della popolazione che la mattina alza il culo per fare i lavori peggiori che voi non volete fare,ma che mandano avanti anche i vostri di lavori,vergognatevi tutti,solo per aver discusso di un tale abominio generato da persone che fanno poco di politica e tanto secondo le loro manie di grandezza e dominio….italia stato di merda!

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  53. Antonio
    13 settembre 2010 alle 1:44

    ma vadano a quel paese… Il filesharing per uso privato va depenalizzato e legalizzato! Ma quale proprietà e proprietà del cavolo, fra poco registreranno le modalità per fare le scoregge e dovremo pagare anche la SIAE (ma come può esistere un … del genere?). La roba si è sempre condivisa e copiata, la reciprocità,la condivisione sono CONNATURATE all’uomo. Ridicolo volerle reprimere con leggi e leggine moraliste da far ridere i polli. Io sto con chi scarica pure a palla, ognuno fa quello che vuole, non si sottrae niente a nessuno ed evitassero paragoni ridicoli come il rubare il cibo. Se la prendano con la VERA pirateria, quella da strada gestita da … e mafie che si arricchiscono (=LUCRO) con la vendita del falso. E non con chi vuole sfruttare la propria ADSL o fibra che sia. Pagliacci moralisti. IL P2P NON E’ FURTO!

    (commento modificato da guiodic)

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  54. Antonio
    13 settembre 2010 alle 2:27

    Incredibile che ci siano tanti commenti di moralisti anti p2p… grazie a [costoro] le cose non cambiano mai. E si dichiara “illegale” una cosa naturalissima come la condivisione di risorse. E aridaje con gli esempi patetici dei pantaloni che costano troppo. In quella fattispecie si sottrarrebbe un bene, che quindi verrebbe a mancare materialmente alla disponibilità del proprietario/venditore. Ma se scarico mp3 (la qualità a me basta,fatevi i [fatti] vostri che la gente si sa accontentare!), dvd, software ed altro, che non avrei MAI comprato visti i prezzi da capestro—> NULLA viene sottratto a chi li vende. O magari sparisce il dvd dalla baracca del videonoleggino frignone di turno? E poi piantatela, vi rode perchè secondo voi tutti dovrebbero spendere fortune per comprare originali solo perchè lo fate voi, questa è la verità. Per i soldi, si spartiscano i (carissimi secondo gli standard) canoni adsl/fibra, le tasse sui supporti registrabili e hard disk, inoltre secondo me dovrebbero (lo so,questo è difficile da realizzare) dare una piccola quota degli utili derivanti dalla vendita di hardware vario ai produttori/programmatori di contenuti in quanto la pirateria incentiva E MOLTO la vendita di devices vari (lettori mp3,divx,hard disk, pc, masterizzatori, console…ALTRO CHE DANNO!). Poi,perseguano duramente chi LUCRA sulla pirateria e si rivalgano economicamente sulle mafie,falsari e […] che ci ingrassano sù. Il filesharing per uso privato va legalizzato.

    (commento modificato da guiodic)

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  55. Antonio
    13 settembre 2010 alle 2:39

    mi scuso per i toni un pò troppo accesi, comunque penso di aver reso l’idea. Complimenti per il blog

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    • 13 settembre 2010 alle 10:50

      Il prossimo commento del genere e ti metto in blacklist, segnalandoti come spammer. Non riuscirai a postare più nessun blog. Fai tu.

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  56. Welby
    30 gennaio 2011 alle 2:18

    Giancarlo Mancusi, Silvio Berlusconi, Enzo Mazza, Giorgio Assumma, Federico Motta, a voi dico VERGOGNAAAAAAAAA FASCISTI, RAZZISTI CENSURATORI DI MERDA FACCE DA BUCO DEL CULO SPERO CHE GLI ITALIANI VI FACCIANO FARE LA FINE DEGLI ZAR NELLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE, SE FOSSI IN ITALIA SABOTEREI I LORO MEZZI DI PROPAGANDA MEDIASET/DANNEGGEREI I RIPETITORI Giancarlo Mancusi VERGOGNA SPECIALMENTE TU CHE SEI UN GIUDICE E DOVRESTI RISPETTARE LA COSTITUZIONE E NON GLI INTERESSI PRIVATI DI UN DUCE.
    W piratebay abbasso mediset,SIAE
    una volta censurava la Chiesa Cattolica ora la SIAE e il governo fascista di berlusconi

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  57. 4 gennaio 2013 alle 19:39

    29.12.2012 · Chubby bi guy looking for horny str8/bi/married guys who need to shoot a
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  58. 25 aprile 2013 alle 3:02

    Very good blog you have here but I was curious about
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    same topics discussed here? I’d really like to be a part of group where I can get opinions from other experienced people that share the same interest. If you have any suggestions, please let me know. Appreciate it!

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  1. 11 agosto 2008 alle 9:48
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  5. 26 settembre 2008 alle 15:16
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