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I primi 40 anni di Unix

Racconta la leggenda che nell’agosto 1969, esattamente 40 anni fa, Ken Thompson (un ricercatore dei laboratori Bell della famosa azienda telefonica statunitense AT&T) non andò in vacanza. Invece di godersi il sole, Thompson lavorò sul Pdp-7 un piccolo computer (per quei tempi). Finite le vacanze e tornato al lavoro Ken continuò a lavorare insieme ad un suo collega, Dennis Ritchie al progetto di un nuovo sistema operativo: Unix.

Come spesso accadeva allora, quel software nasceva da un’insoddisfazione per un altro software, che era il sistema Multics a cui loro stessi stavano lavorando per conto dei laboratori.

Quando qualche mese dopo il lavoro fu completato, i due non si resero subito conto di essere entrati nella storia dell’informatica, anzi di essere la storia dell’informatica.

Unix racchiudeva in sé i concetti migliori fin ad allora elaborati, come la multiutenza e il time sharing, ma cercando di essere più semplice e lineare.

L’imperativo di Unix era: piccoli programmi collegati tra loro per formare applicazioni complesse. Ancora oggi, nonostante i grandi progressi, questo concetto è largamente presente nei figli di Unix.

Il 1° gennaio 1970 nasceva il nuovo sistema. Una data storica, chiamata “epoch”, l’epoca. Ancora oggi tutti i sistemi Unix e derivati contano il tempo da quella data.

unix1234567890

Google festeggiò i primi 1234567890 secondi di Unix

Unix inizialmente fu usato dai laboratori Bell. Nel 1972 però la AT&T aveva bisogno di installarlo su computer differenti dal Pdp-7 e Pdp-11 su cui funzionava Unix. Ma bisognava riscriverlo, tutto daccapo. Perché Unix era scritto in assembly e se cambi processore, cambi anche il linguaggio assembly.

Ritchie allora prende un linguaggio, il linguaggi B inventato da Thompson. Lo migliora e lo chiama C. Negli anni successivi, insieme a Brian Kernighan, definirà lo standard del linguaggio e scriverà la bibbia del C.

Ma torniamo al 1972. In quell’anno ai Bell Laboratories si lavora per riscrivere Unix in linguaggio C. Un linguaggio che è concepito per essere facilmente traducibile in assembly, qualunque assembly. Basta avere un compilatore, ovvero un traduttore dal C all’assembly per ogni tipo di processore.

Anche questa fu una pietra miliare nella storia dell’informatica. La storia di Unix e quella di C, da quel momento, procederanno di pari passo.

Nel 1974 Unix esce dalla AT&T e viene presentato al mondo. Il successo è immediato. Ma la legge antitrust proibisce alla AT&T di sbarcare nel mercato del software come monopolista (altri tempi eh?) e così la licenza viene concessa all’Università di Berkeley, California. Nel 1977 vede la luce la prima versione dello BSD Unix ad opera di Bill Joy che poi fonderà la SUN, a sua volta produttrice di un sistema Unix derivato da BSD e chiamata SUN OS, oggi Solaris.

AT&T Unix e le altre incarnazioni del sistema, si diffondono prepotentemente: diventa il sistema operativo nelle banche, degli enti pubblici, dei centri di calcolo, delle Università. Unix incontra la nascente Internet. E’ il motivo per cui scriviamo gli indirizzi web con lo slash / e non con il backslash \.

Nel 1984 nasce X Window System, il sistema a finestre per Unix. Tre anni dopo X viene preso in mano da Sun, Hp, IBM per i loro sistemi Unix e nasce X11, il padre del sistema Xorg che usiamo oggi. X è fatto per la rete: puoi usare una applicazione sul tuo computer mentre in realtà gira su un altro computer remoto.

I vari dialetti di Unix però non sempre risultano compatibili. Una bella scocciatura per un sistema che si vantava di essere “portabile”. Nel 1985 inizia la standardizzazione di Unix da parte dell’IEEE e poi dell’ISO. Il nome delle specifiche sarà POSIX, un nome suggerito dal padre di un nuovo Unix, Richard Stallman.

Ma procediamo con ordine: nel 1984 non esisteva più un sistema operativo liberamente utilizzabile. C’era BSD ma parte del suo codice era sotto copyright della AT&T e non poteva essere usato per scopi commerciali. Tutti i sistemi erano proprietari. Richard Stallman, fino ad allora ricercatore presso il MIT, decide di creare uno Unix libero da questi vincoli. Nasce così GNU.

Sette anni dopo, il software che componeva GNU era largamente utilizzato “sopra” i sistemi Unix proprietari. Il compilatore gcc, l’editor Emacs, le utility risultavano essere molto migliori delle loro controparti proprietarie. Il software GNU era più veloce, aveva più funzioni, incontrava le esigenze degli utenti. E poi potevi modificarlo e correggerlo.
Il successo era tale che il software GNU era supportato commercialmente anche se non era “in vendita”. La società che supportava gli utenti GNU era la Cygnus, che poi verrà assorbita da Red Hat, ma che nella sua esistenza è stata una delle più importanti società del mondo del software.

Nel 1991, GNU non era ancora finito. Mancava un kernel funzionante in modo che GNU potesse essere un sistema autonomo e non una serie di software che giravano su sistemi proprietari. Dall’altra parte del mondo, involontariamente o quasi, ci pensò Linus Torvalds, creando Linux. All’inizio Linux era un kernel per PC IBM con processore Intel 386 o 486. Su questo kernel girava la shell di GNU e parte del sistema Minix, uno Unix didattico. Quasi subito Linux si distaccò totalmente da Minix, il sistema su cui Torvalds lavorava all’Università. Nel 1992 Linux viene rilasciato sotto licenza GPL. Nasceva così GNU/Linux, un sistema GNU che girava sopra il kernel Linux. Chi, insieme a Torvalds, contribuì a crearlo, purtroppo spesso non riconosce al progetto GNU il ruolo di aver creato gran parte del sistema.

Da allora GNU/Linux è diventato più importante e usato degli Unix proprietari. Red Hat, Novell, IBM, Oracle e tanti altri marchi hanno lavorato alla crescita del pinguino.

Ma voi che usate GNU/Linux sui vostri pc, portatili, netbook, palmari e telefonini ricordate sempre che questo sistema nasce per avere uno Unix libero. Tutto inizia con Unix. Inizia da due tipi con la barba lunga che se incontraste per strada cerchereste forse di evitare e da un altro tipo identico a loro.

E ricordate che quando accendete Ubuntu state usando lo stesso sistema operativo che controlla grandi banche, la borsa di New York, l’LHC (l’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra, dove peraltro è nato il web). Macchine con decine, centinaia e a volte migliaia di processori che occupano stanzoni in cui si entra solo con un tesserino e l’impronta digitale e si cammina in corridoi dove il computer ce lo avete a destra e a sinistra, su lunghe file di scaffali metallici o in grossi armadi.

Pensate che quando accedete al terminale, state facendo quello che Thompson e Ritchie fecero 40 anni fa, quando né io né molti di voi eravamo neppure nati.

Pensate al fatto che il primo grande film di computer grafica è nato su un sistema Unix.

Categorie:GNU/Linux, Riflessioni Tag:, , ,
  1. josep
    19 agosto 2009 alle 9:43

    bellissimo
    stupendo
    magnifico articolo, complimenti.

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  2. Trap
    19 agosto 2009 alle 9:55

    bellissimo! Bravo guidoc! sei er mejo 🙂

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  3. mattux
    19 agosto 2009 alle 10:32

    Bellissimo articolo! Veramente. Complimenti 😀

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  4. 19 agosto 2009 alle 11:00

    Interessante articolo. Grazie!

    “… state usando lo stesso sistema operativo che controlla grandi banche, la borsa di New York, l’LHC …”

    Sbaglio, o anche gli Shuttle?

    Michele.

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    • 19 agosto 2009 alle 11:23

      Non sono sicuro. Certamente nella progettazione ci è entrato ma credo che il s.o. dello shuttle sia proprietario della Nasa.

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      • kimj
        21 agosto 2009 alle 17:53

        lo shuttle usa qnx. le sonde che vengono inviate su marte invece VxWorks.

        si tratta sempre di unix
        se ti interessa posso chiedere conferma ad uno zio, che nell’83 era uno sviluppatore alla nasa.

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  5. luimors
    19 agosto 2009 alle 11:10

    Bravo hai spiegato la storia del computer, da divulgare il più possibile… molti credono che il pc sia nato con win95 (troppi).

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  6. dario
    19 agosto 2009 alle 11:21

    bravissimo, hai fatto un ottimo articolo (sei giornalista o sbaglio?). Tutto è cominciato nell’Agosto del 1969, 40 anni fa. Pazzesco, io ancora ero ben lontano dal nascere.

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  7. airport93
    19 agosto 2009 alle 11:47

    Auguri! 40 anni portati benissimo.

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  8. juhan
    19 agosto 2009 alle 11:49

    Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere ma è una bella partenza. Un mio piccolo contributo anzi 2:
    1)i PDP erano chiamati minicomputer, erano grossi come un armadio;
    2) GNU = GNU’s Not Unix, acronimo ricorsivo; a sua volta Unix è nato come gioco di parole da Multics.
    Poi mi ricordo che per tutti gli anni ’70 era comunissimo che ogni computer IBM avesse un sistema operativo diverso (che nessuno conosceva a fondo) e sono convinto che il DOS (antenato di Windows) se non fosse nato in casa IBM sarebbe stato un sottosistema di Unix, anche se allora andavano forte il CP/M e simili. OK, fine dello sproloquio di un vecchio utente Unix, ma non solo.

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  9. Scugnizzo
    19 agosto 2009 alle 12:17

    Scusate l’ignoranza ma che film era?

    Guiodo….ottimo articolo come sempre.

    G R A Z I E

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  10. Sanzo
    19 agosto 2009 alle 12:50

    Un articolo molto interessante, a qualcuno potrà non fregare nulla però è bello che qualcuno ogni tanto ci sveli queste curiosità riguardo a questo o quello.
    Bel lavoro!

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  11. 19 agosto 2009 alle 13:29

    Articolo semplicemente fantastico!
    “[…]Nel 1984 nasce X Window System, il sistema a finestre per Unix.”
    Sbaglio o Windows 1.0 era dell 85? Copiaggio? 😛

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  12. certaindeath
    19 agosto 2009 alle 13:54

    Guiodic bellissimo articolo.. pezzi di storia dell’informatica che nessuno dovrebbe mai dimenticare..
    Guiodic se permetti una considerazione.. a me tu sembri tanto avere la mentalità da hacker.. chissa chissà che il nostro guiodic non sia un hacker sotto mentite spoglie 🙂

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    • Scugnizzo
      19 agosto 2009 alle 14:17

      @certaindeath
      Spero, anche se son convinto di no, che tu conosca il “significato” della parola che hai usato.

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  13. imago
    19 agosto 2009 alle 14:10

    Tu non ce la racconti giusta: non sei uno sbarbino!!

    Ti seguo da tempo evitando di intervenire, ma francamente adesso devo scrivere…

    Sono allineato con quasi tutto ciò che pubblichi, con le tue guide, impeccabili e scrupolose, che spesso uso per quelle situazioni a cui non trovo risposte come voglio io (molti scrivono, pochi sanno davvero, altri copiano).

    E’ vero ciò che dichiari, posso solo aggiungere, come ex utente Digital (PDP e VAX) che ho vissuto l’epoca in cui Bill Gates propose a Ken Olsen, chairman di DEC (Digital Equipment Corporation), il suo progetto PC. Ma questi (allora uomo d’oro sulle copertine di Newsweek e di Fortune), quasi gli rise in faccia e per contro rispose, dopo che Ibm lanciò i primi pc, con il suo Rainbow 100, che montava due processori per due sistemi operativi (Zilog Z80 e Intel 8088, per il CP/M a 8 bit e l’Ms-Dos, rispettivamente).

    La storia sarebbe lunga, ma posso lasciarti una modesta informazione, che forse non conosci:

    quando Kubrik nel suo film 2001 Odissea nello spazio, battezzò il computer di bordo HAL, lo fece per rendere omaggio alla IBM (se aggiungi una lettera a HAL, ottieni appunto IBM). E la stessa cosa la fecero anche gli ex Digital che progettarono WNT (Window New Technology) presso Microsoft, dopo aver abbandonato la DEC. Ora se fai la stessa cosa, ma togli una lettera a WNT otterrai VMS, il formidabile sistema operativo Digital che girava sui VAX.

    Tutti i sistemi operativi dell’epoca della Microsoft, furono scritti su macchine Digital (VAX-VMS e linguaggio C).

    Nulla di nuovo sotto il sole!!

    Ciao stai bene.

    PS Confermo: il primo Unix fu ospitato su un PDP 8, con molte istruzioni già presenti sui sistemi Digital.

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  14. certaindeath
    19 agosto 2009 alle 14:27

    @scugnizzo: credimi conosco quella parola come conosco l’italiano 😉

    Stimo talmente tanto guiodic da considerarlo un hacker.. ero curioso perciò delle sue rali competenze in materia di sicurezza.

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  15. burt
    19 agosto 2009 alle 17:35

    Articolo fantastico ed evocativo , complimenti .

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  16. suarez73
    19 agosto 2009 alle 18:35

    Complimenti davvero un’ottimo articolo…

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  17. 20 agosto 2009 alle 8:26

    Letto tutto d’un fiato . Complimentio bellissimo post

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  18. 20 agosto 2009 alle 10:28

    Un ottimo articolo, 40 anni di *x riassunti molto bene.
    Complimenti.

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  19. 20 agosto 2009 alle 12:21

    Guiodic hai tutta la mia stima.
    Bravo bellissimo articolo, mi sono venuti i brividi 😉
    Quelli si che erano bei tempi, praticamente gli albori dell’informatica, tempi di grandi scoperte e continue evoluzioni dei sistemi. Mi fa sempre piacere rileggere la storia dell’informatica.

    Grazie davvero

    P.S. Ma vi rendete conto che X Window System è nato quando avevo 4 anni? 😛 A volte vorrei avere 10-20 anni in più per poter dire di aver vissuto coscientemente questi avvenimenti.

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    • juhan
      20 agosto 2009 alle 12:32

      Non è così semplice. Allora non c’era internet, le notizie arrivavano in modo frammentario e spesso impreciso. Io ho visto le finestre su Lisa, antenato del Mac, con un monitor piccolo che non ti dico, costava da far paura. Gli studenti erano ancora costretti a perforare le schede, il computer (allora si chiamava calcolatore, cervello elettronico per i giornalisti) manco lo vedevano. I cavi delle USB (in realtà i loro antenati) te li saldavi da solo. Bei tempi? mah!, però io ero più giovane.
      (fine dello sfogo)

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  20. txus
    20 agosto 2009 alle 15:58

    Semplicemente BELLO con tutte le lettere maiuscole… da linkare o stampare e far leggere a chi di GNU/Linux sa solo per sentito dire (le mitiche leggende metropolitane) e unix nemmeno sa cosa sia.
    Grande Guiodic, come sempre!

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  21. 20 agosto 2009 alle 20:24

    Grazie per il tuo lavoro! Posso farti alcune domande?

    Perché scrivi che se si cambia processore cambia linguaggio? Intendi il linguaggio macchina? Non basta un qualsiasi linguaggio compilatore?

    Tu sai programmare/usare il sistema Unix(è di tipo testuale, giusto?)?

    Quali solo le destinazione di Unix(server, desktop o altro)?

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    • 20 agosto 2009 alle 20:56

      Perché scrivi che se si cambia processore cambia linguaggio? Intendi il linguaggio macchina?

      Sì esatto. Cambiando il linguaggio macchina cambia anche il linguaggio assembly che è una trasposione tramite codici mnemonici del linguaggio macchina.

      Tu sai programmare/usare il sistema Unix(è di tipo testuale, giusto?)?

      Quali solo le destinazione di Unix(server, desktop o altro)?

      nota: ho visto alcuni promp ti comando. Sembrano simili a quelli dati nella bash, la shell più usata, nel mondo GNU/Linux. Quello che non capisco é: chi usa di più Unix? Ricercatori, studiosi, insomma che destinazioni ha?

      Unix, nel senso dello Unix originale, quello della AT&T, non esiste più da molti anni. Il nome Unix viene dato ad alcuni sistemi come Aix, Solaris, Mac OS X, ecc. certificati da un consorzio chiamato Open Group. Comunque sia è solo un nome, un marchio.
      Oggi come oggi si parla di solito di Unix al plurale, o di sistemi Unix-like (a volte si scrive *nix) per intendere tutti i sistemi compatibili con lo standard POSIX come GNU/Linux, i vari BSD, Solaris, Aix, HP-UX, ecc. a prescindere dal fatto che siano certificati o meno.

      Ciao, aggiungo un’altra: ma l’icona di Unix qual’è? La confondo sempre con quella del diavoletto rosso col tridente ma non ho capito se quella è un’applicazione o qualche OS open source.

      Il diavoletto è la mascotte di BSD, quello con le scarpe da ginnastica, in particolare, è oggi la mascotte di FreeBSD.

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  22. 20 agosto 2009 alle 20:26

    Ciao, aggiungo un’altra: ma l’icona di Unix qual’è? La confondo sempre con quella del diavoletto rosso col tridente ma non ho capito se quella è un’applicazione o qualche OS open source.

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  23. 20 agosto 2009 alle 20:35

    nota: ho visto alcuni promp ti comando. Sembrano simili a quelli dati nella bash, la shell più usata, nel mondo GNU/Linux. Quello che non capisco é: chi usa di più Unix? Ricercatori, studiosi, insomma che destinazioni ha?

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  24. 24 agosto 2009 alle 12:22

    bellissimo articolo! lo giro sulla mailing list di uielinux!

    e poi il video è una ciliegina sulla torta! ahahaha

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  25. krak76
    24 Maggio 2010 alle 0:01

    @guidoic: tutto giusto tranne la solita frecciatina verso Torvalds: “Chi, insieme a Torvalds, contribuì a crearlo, purtroppo spesso non riconosce al progetto GNU il ruolo di aver creato gran parte del sistema.”, basta ragionare sulla quantità!
    Non lo si vuole capire ma il progetto GNU senza un kernel è solo un insieme di pezzi di software, grazie a Linux è un sistema oprativo.
    Non ti garba Linus? Non ti va di ammettere che il kernel è la parte più importante di un os? E sia, ne possiamo discutere all’infinito se vuoi, ma almeno si riconosca pari dignità a Santo Stallmann e a Linus per cortesia.

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    • 24 Maggio 2010 alle 1:12

      almeno si riconosca pari dignità a Santo Stallmann e a Linus per cortesia.

      La differenza è che mentre Stallman riconosce il merito di Torvalds, non vale quasi mai il contrario (tranne in tempi molto remoti).
      Del resto la FSF lo chiama GNU/Linux e non soltanto GNU, proprio per riconoscere il merito di chi ha creato Linux.

      Non lo si vuole capire ma il progetto GNU senza un kernel è solo un insieme di pezzi di software, grazie a Linux è un sistema operativo.

      E’ vero ma… vale molto di più il contrario: Linux senza GNU e il resto dei programmi che compongono una tipica distribuzione è solo un kernel. Da solo è inutile.
      Viceversa gcc, bash, emacs e tanti altri pezzi di GNU sono utili a prescindere dal fatto che compongano, con Linux, un sistema completo. Difatti li puoi usare su altri Unix, su Mac OS X (che usa sia gcc che bash), persino su Windows.

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      • krak76
        24 Maggio 2010 alle 20:26

        “La differenza è che mentre Stallman riconosce il merito di Torvalds, non vale quasi mai il contrario (tranne in tempi molto remoti).
        Del resto la FSF lo chiama GNU/Linux e non soltanto GNU, proprio per riconoscere il merito di chi ha creato Linux.”

        Su questo non mi pronuncio, so che è vero, come so che è vero che entrambi i personaggi hanno caratteri abbastanza “forti”, le loro beghe sono appunto loro.

        “E’ vero ma… vale molto di più il contrario: Linux senza GNU e il resto dei programmi che compongono una tipica distribuzione è solo un kernel. Da solo è inutile.”

        Solo? Android, Webos, router e altro hardware sparso per il mondo dimostrano che un kernel Linux è tutto fuorchè inutile, parafrasando il paragone automobilistico in cui Linux è il motore e GNU l’auto, beh un’auto senza motore per quanto bella non si muove, un motore senza auto…. lo metti in un’altra auto

        “Viceversa gcc, bash, emacs e tanti altri pezzi di GNU sono utili a prescindere dal fatto che compongano, con Linux, un sistema completo. Difatti li puoi usare su altri Unix, su Mac OS X (che usa sia gcc che bash), persino su Windows.”

        Verissimo, peccato che probabilmente il 90% degli utenti Apple non lo sa, e Apple di certo non gli va a spiegare a cosa serve gcc, su windows sarei curioso di sapere quanti effettivamente utilizzano gcc al posto dei prodotti Microsoft (che non necessariamente sono migliori, ma certamente sono meglio integrati col sistema).

        Morale, aldilà dei meriti storici di Stallmann e della GPL (che nessuno nega, ci mancherebbe), nell’anno 2010 è molto più dipendente il progetto GNU da Linux che viceversa, a meno che non si usi Hurd o Debian/BSD e poi si spieghi all’utente come mai il 70% del suo hardware non funziona.

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        • 24 Maggio 2010 alle 21:42

          Solo? Android, Webos, router e altro hardware sparso per il mondo dimostrano che un kernel Linux è tutto fuorchè inutile,

          Appunto, con un altro s.o. intorno, perché da solo è inutile. Peraltro ormai in molti router trovi glibc e non più uclibc, quindi sono sistemi gnu/linux a tutti gli effetti. Anche webos è un sistema gnu/linux a tutti gli effetti e usa glibc.

          parafrasando il paragone automobilistico in cui Linux è il motore e GNU l’auto, beh un’auto senza motore per quanto bella non si muove, un motore senza auto…. lo metti in un’altra auto

          Ma non capisco perché questo vale per il kernel e non per il resto. Anche gcc lo metti da un’altra parte funziona benissimo.

          Verissimo, peccato che probabilmente il 90% degli utenti Apple non lo sa

          Anche il 90% degli utenti GNU/Linux non ha idea di cosa sia gcc. Ma questo non penso cambi la questione.

          su windows sarei curioso di sapere quanti effettivamente utilizzano gcc al posto dei prodotti Microsoft

          Intere generazioni di programmatori che hanno usato devc++, per non parlare di quelli che hanno esigenze di porting.

          nell’anno 2010 è molto più dipendente il progetto GNU da Linux che viceversa,

          Non direi. Solo per farti un esempio, il kernel Linux non si compila con altri compilatori se non gcc. Gli esperimenti di Intel di compilarlo con icc, peraltro a scopo puramente dimostrativo, si sono interrotti diversi anni fa non riuscendo Intel a stare dietro a tutte le modifiche necessarie.
          E come ti ho detto prima, c’è un solo s.o. rilevante (Android) che non è gnu/linux, perché ormai uclinux è caduto in disuso.

          a meno che non si usi Hurd o Debian/BSD e poi si spieghi all’utente come mai il 70% del suo hardware non funziona.

          Mi spiace, sei male informato. Il kernel di freebsd ha una buona compatibilità, ci sono persino i driver nvidia per quel kernel.
          http://www.nvidia.it/object/freebsd-195.36.24-it.html

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          • krak76
            24 Maggio 2010 alle 22:58

            “Appunto, con un altro s.o. intorno”

            e questo dimostra la totale indipendenza da GNU inteso come sistema operativo

            “Ma non capisco perché questo vale per il kernel e non per il resto. Anche gcc lo metti da un’altra parte funziona benissimo.”

            ma io non parlo di “pezzi”, io parlo di far girare GNU/qualcosa che non sia Linux e vedere come si piazza nell’arena

            “Mi spiace, sei male informato. Il kernel di freebsd ha una buona compatibilità, ci sono persino i driver nvidia per quel kernel.
            http://www.nvidia.it/object/freebsd-195.36.24-it.html

            oh no, io sono informato, sei tu che non vuoi vedere, i driver nvidia non dimostrano una cippa, se e quando bsd supporterà TUTTO l’hardware supportato da linux allora potrai paragonarmeli

            P.S.
            inutile continuare, ognuno di noi ha le sue idee e non intendiamo cambiarle, resto dell’opinione che far girare gcc su un altro sistema non c’entri nulla con GNU/os, allo stato attuale l’unico sistema operativo di GNU che abbia una qualche possibilità di affermarsi è quello con kernel Linux, punto.

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          • 24 Maggio 2010 alle 23:18

            e questo dimostra la totale indipendenza da GNU inteso come sistema operativo

            Furbescamente hai evitato di rispondermi riguardo la necessità di usare gcc per compilare Linux.
            Peraltro vorrei farti notare che google, quando ha dovuto fare un s.o. che non fosse per cellulari, ha usato come base gnu/linux e non android. Parlare di totale indipendenza mi sembra quanto meno fuori luogo.

            ma io non parlo di “pezzi”, io parlo di far girare GNU/qualcosa che non sia Linux e vedere come si piazza nell’arena

            Un s.o. è composto di pezzi, sennò non è un “sistema” ma un solo programma. Ora, sono noti sistemi operativi basati su Linux ma non su GNU, ed il contrario. Un altro esempio sono Open Solaris e le sue derivate che sono sistemi misti gnu+solaris.

            oh no, io sono informato, sei tu che non vuoi vedere, i driver nvidia non dimostrano una cippa, se e quando bsd supporterà TUTTO l’hardware supportato da linux allora potrai paragonarmeli

            mah, mi sembra che tu pretenda qualcosa che non è necessariamente richiesto ad un s.o. O pensi che il kernel che trovi su Android abbia lo stesso supporto hardware di quello di Ubuntu? E poi qui parliamo di driver che non sono necessariamente distribuiti con il kernel. Secondo il tuo criterio Windows non dovrebbe manco esistere visto che gran parte del supporto hardware è assicurato da driver esterni.
            Mi sembra che continui a fare un po’ di confusione…

            inutile continuare, ognuno di noi ha le sue idee e non intendiamo cambiarle,

            Qui non sono opinioni, sono fatti tecnici.
            E i fatti tecnici che ti ho elencato dicono che quello che tu hai affermato non è vero. Come non sono vere una serie di affermazioni che hai fatto riguardo a sistemi che evidentemente non hai analizzato. Quindi o porti dei fatti tecnici, oppure sono solo chiacchiere.

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  26. krak76
    24 Maggio 2010 alle 23:39

    “Furbescamente hai evitato di rispondermi riguardo la necessità di usare gcc per compilare Linux.
    Peraltro vorrei farti notare che google, quando ha dovuto fare un s.o. che non fosse per cellulari, ha usato come base gnu/linux e non android. Parlare di totale indipendenza mi sembra quanto meno fuori luogo.”

    furbescamente? linux ha bisogno di un compilatore, è ovvio, il compilatore è gcc quindi? da questo se ne deduce che linux ha bisogno di un sistema operativo GNU? no, semplicemente si compila col compilatore di GNU, è ben diverso

    “Un s.o. è composto di pezzi, sennò non è un “sistema” ma un solo programma. Ora, sono noti sistemi operativi basati su Linux ma non su GNU, ed il contrario. Un altro esempio sono Open Solaris e le sue derivate che sono sistemi misti gnu+solaris.”

    giustissimo, il problema è: sistemi basati su Linux ma non GNU ci sono e sono diffusi, il contrario un pò meno

    “mah, mi sembra che tu pretenda qualcosa che non è necessariamente richiesto ad un s.o. O pensi che il kernel che trovi su Android abbia lo stesso supporto hardware di quello di Ubuntu? E poi qui parliamo di driver che non sono necessariamente distribuiti con il kernel. Secondo il tuo criterio Windows non dovrebbe manco esistere visto che gran parte del supporto hardware è assicurato da driver esterni.
    Mi sembra che continui a fare un po’ di confusione…”

    infatti il supporto hardware è delegato al kernel e sì, il kernel di Android è Linux per cui se te lo ricompili puoi abilitare tutti i driver che vuoi, ovviamente quelli disponibili su piattaforma arm, il fatto che esistano driver forniti da terzi implica appunto che il kernel sia seguito e supportato ANCHE dai produttori di hardware, fatto piuttosto importante a mio modesto parere

    “Qui non sono opinioni, sono fatti tecnici.”

    e quali sarebbero perdona? che Linux per compilare ha bisogno di gcc? quindi?

    “E i fatti tecnici che ti ho elencato dicono che quello che tu hai affermato non è vero.”

    quali fatti tecnici? che gcc ed emacs sono installabili su windows? come smentisce questo il fatto che l’unico kernel utilizzabile in massa da utenti desktop, server, render farm ecc. ecc. sia Linux

    “Come non sono vere una serie di affermazioni che hai fatto riguardo a sistemi che evidentemente non hai analizzato. Quindi o porti dei fatti tecnici, oppure sono solo chiacchiere.”

    ti prego elencami le affermazioni non vere, sono curioso, quali sistemi non avrei analizzato?

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    • 25 Maggio 2010 alle 0:53

      linux ha bisogno di un compilatore, è ovvio, il compilatore è gcc quindi? da questo se ne deduce che linux ha bisogno di un sistema operativo GNU? no, semplicemente si compila col compilatore di GNU, è ben diverso

      Il mio, come ho scritto sopra, è un esempio. Quando tu hai un sistema composto da vari elementi così interdipendenti tra loro, è difficile che tu possa dire che un certo pezzo è indipendente. Perché se è vero che puoi usare il kernel Linux con altri programmi in userland che non sono GNU, è altrettanto vero il contrario. Ma la cosa importante da notare è questa: se usi Linux con una userland diversa dalla solita GNU, ottieni un s.o. diverso. Android non è compatibile con GNU/Linux mentre invece, ad esempio GNU/kfreebsd lo è. Allora cosa dedurne? che alla fine dei conti, il sistema che noi usiamo è GNU, con un kernel Linux. Ma il sistema in sé è GNU.

      giustissimo, il problema è: sistemi basati su Linux ma non GNU ci sono e sono diffusi, il contrario un pò meno

      Ma questo solo perché uno di questo s.o. l’ha fatto Google, sennò con piffero. E poi che c’entra la diffusione? non capisco. Il punto è che GNU/Linux è un sistema di tipo GNU. Non esistono invece sistemi di “tipo linux”. Questo è il fatto significativo dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista commerciale, francamente, non mi interessa più di tanto. Magari tra 10 anni tutti useranno gnu/kfreebsd chissà. Non è questo il punto.

      il fatto che esistano driver forniti da terzi implica appunto che il kernel sia seguito e supportato ANCHE dai produttori di hardware, fatto piuttosto importante a mio modesto parere

      Prima avevi detto che il fatto che nvidia faccia driver per freebsd non importa. Deciditi.

      come smentisce questo il fatto che l’unico kernel utilizzabile in massa da utenti desktop, server, render farm ecc. ecc. sia Linux

      Non lo smentisce. Come non smentisce il fatto che l’unico sistema usabile in massa con il kernel Linux è GNU. Perché non vorrai dirmi che esiste Gnome o kde per Android 🙂

      ti prego elencami le affermazioni non vere, sono curioso, quali sistemi non avrei analizzato?

      Hai sostenuto che webos non fosse GNU mentre lo è.

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  27. krak76
    25 Maggio 2010 alle 4:36

    Suvvia sei fazioso: estrarre le mie parole sui driver nvidia dal contesto! Hai capito benissimo che il mio “non importa” era riferito alla disparità di driver di terze parti disponibile per le due piattaforme, non usare stratagemmi da giornalista da quattro soldi.
    Alla fine di tutta la tua filippica i tanto decantati fatti tecnici sono una mia imprecisione su webos, che c’è, nulla da dire, e una serie di fregnacce su un “sistema di tipo linux”, e le mie sarebbero chiacchiere? Ripeto, la pensiamo in modo diverso, non vedo la necessità di continuare

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  1. 20 agosto 2009 alle 20:26
  2. 18 settembre 2010 alle 23:20
  3. 14 aprile 2011 alle 14:17
  4. 13 ottobre 2011 alle 21:31

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