Niente Google Voice sull’iPhone
Apple ha ritirato ogni applicazione legata a Google Voice, il servizio voip di Google, dall’AppStore, ovvero l’unica fonte tecnicamente abilitata ad installare programmi sul telefonino, in altre parole l’unico modo legale che gli utenti hanno per aggiungere applicazioni sull’iPhone.
Non a caso l’hack usato per rompere questa limitazione si chiama jailbreak, ovvero “breccia nella prigione”.
In precedenza anche altre applicazioni come Cooliris erano state bandite dall’AppStore.
Ancora una volta Apple decide cosa possono fare gli utenti, al loro posto.
E voi, vorreste finire in una prigione a forma di mela? Io no.
http://www.osnews.com/story/21903/Apple_Rejects_Official_Google_Voice_iPhone_App
La mela della vergogna
Come ben sanno i possessori di un Ipod o Iphone, l’utilizzo di questi dispositivi è “legato” all’uso di iTunes come software per la gestione musicale. Sulle pagine del portale BluWiki però prendeva piede il progetto IpodHash che aveva lo scopo di rendere compatibili i lettori made in Cupertino con i sistemi operativi Linux. Secondo Apple invece, violerebbe i termini del Digital Millennium Copyright Act (DMCA) ed è così che ha fatto causa ai fondatori del progetto, costringendoli a chiudere i battenti.
http://www.ossblog.it/post/4537/apple-fa-chiudere-il-progetto-open-source-ipodhash
I-false, ovvero le piccole bugie di Apple sull’iPhone
Giudicata menzognera la pubblicità dell’iPhone
Matteo Vicodoro – the Inquirer
L’Advertising Standards Authority (ASA) inglese ha giudicato non veritiera la pubblicità del nuovo telefonino di Apple prendendosela in particolare con le più sbandierate capacità Internet.
La saga dell’Iphone, ovvero come metterla in quel posto al consumatore
Riassumiamo. Il sig. Stefano Lavoretti, titolare di una ditta di mele, decide di vendere un telefono senza tasti. Questo telefono in realtà è un computer ed anche se ha caratteristiche ben peggiori dei concorrenti, con un abile marketing la ditta di mele riesce a venderne tanti.
Il sig. Lavoretti non vuole che gli acquirenti del computer-telefono possano installare i programmi che vogliono loro, ma solo quelli che vuole lui. Per questo ha inventato un apposito negozio dove vendere programmi e solo questi programmi funzionano con il telefono-senza-tasti. Per di più, la maggior parte si pagano e man mano che va avanti il tempo quelli gratis diminuiscono.
Iphone, i giapponesi sono meno cretini di quel che pensassi…
Apple: Iphone, stime vendite calano in Giappone secondo la stampa
(ANSA) – TOKYO, 12 AGO – Si profila una strada in salita in Giappone per l’iPhone di Apple: dopo il lancio trionfale di luglio potrebbe faticare piu’ del previsto.Secondo indiscrezioni di settore riportate oggi dal quotidiano Japan Today, la stime di vendita annuali del nuovo smartphone potrebbero essere riviste a poco piu’ di 100 mila unita’. Se il dato fosse confermato, rappresenterebbe un crollo verticale rispetto al milione di esemplari inizialmente preventivato per i primi 12 mesi.
Ubuntu come il Mac? Ma anche no … :)
In una recente intervista a derStandard.at il patron di Ubuntu, Mark Shuttleworth, ha sostenuto che GNU/Linux ancora non fornisce un’esperienza desktop all’altezza dei sistemi proprietari. In particolare il modello per Mark sarebbe Mac OS X. Ecco un sunto dell’intervista, tradotto in italiano da AleXit.
[FLAME] 10 ottimi motivi per non comprare l’iPhone
Ciò che mi ha colpito di più, nel lancio italiano dell’iPhone, è il fatto che il primo nostro connazionale ad averlo acquistato è uno che lavora in un call center. Probabilmente ha speso buona parte del suo stipendio da precario, oltre a fare la fila per tutta la notte…
Trovo piuttosto ridicolo che vi sia gente disposta a tutto pur di avere un “oggetto di culto”.
E’ il marketing, bellezza. Condivido quanto dice questo blogger.
Per gli altri, le persone con ancora un po’ di raziocinio, ecco 10 ottimi motivi per non comprare l’iPhone (i primi 5: fonte Free Software Foundation).
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