Perché Windows non conta nulla nel Web 2.0 [VIDEO]
Il video che segue è una sequenza tratta dal film “The Social Network”. Mark Zuckerberg crea in una notte l’antenato di Facebook, usando computer con GNU/Linux e svariati software liberi. Tra i programmi citati: Apache, Wget, Perl, Emacs, Php. Nel seguito del film il fondatore di FB userà sempre computer con GNU/Linux (e KDE come desktop) e più di una volta nominerà Apache, MySQL e Linux stesso.
Per chi non lo sapesse, ovviamente Facebook gira su server GNU/Linux con MySQL come database e Php come principale linguaggio per le pagine (oltre all’ormai immancabile Javascript). Facebook stesso è un grande contributore del software libero. Ciò non toglie che il suo business è fondato sulla distruzione (seppur volontaria ma non per questo sempre consapevole) della privacy degli utenti, per cui occhio e senso critico. Sempre.
Ma ora godetevi il filmato.
I “costi” della “pirateria”
In una e-mail che ho ricevuto poco fa, mi è stato segnalato un link interessante.
L’articolo parla di un comunicato della BSA, la “Business Software Alliance”, vale a dire la lobby di produttori di software proprietario, di cui Microsoft è magna pars. Tra le altre cose si legge: Leggi tutto…
Il più evoluto sistema operativo del mondo (cit.) ti cancella tutte le foto
Secondo Apple Mac Os X è “Il più evoluto sistema operativo del mondo” come potete leggere qui.
Eppure l’aggiornamento (ovviamente a pagamento) alla nuova applicazione di gestione delle foto (iphoto 11) ti cancella tutta o buona parte delle fotografie memorizzate nel Pc (oopps… volevo dire nel Mac 😉 )
E i suoi problemi non finiscono qui, ma comprendono pure le difficoltà ad usare l’iphone e le continue richieste di aggiornamento: http://www.iphone-up.it/software/ilife-11-iphoto-perdere-dati-problem_7225
Un piccolo bug di cui era proprio difficile accorgersi… pensate a cosa sarebbe successo se fosse accaduto su Windows: tutti a denigrare Microsoft e la sua inaffidabilità.
E se fosse successo su Ubuntu? Il forum pieno di lamentele, utenti che teorizzano che l’open source fa schifo e che non sarà mai all’altezza dei sistemi “commerciali” e che ovviamente è “anni luce indietro”.
Succede invece sul Mac. Pensate che troverete domani la notizia su Repubblica.it o su Corriere.it? Forse accadrà solo quando Stefano Lavoretti avrà assicurato i suoi discepoli festosi che il problema non esiste e che erano le loro foto a fare talmente pena da essersi cancellate da sole.
L’open è meglio del proprietario
Ieri ho preso a lavorare in un nuovo ufficio.
Hanno portato una stampante multifunzione di rete, una Epson AL-CX21NF. Ho aperto la gestione stampanti e me l’ha vista subito come stampante di rete. Il driver è perfetto, supporta tutte le funzioni che mi servono compreso il colore, la stampa economica, ecc.
Poi passo allo scanner. Sapevo che gli scanner Epson hanno un loro programmino proprietario che si chiama iscan. Lo scarico ma leggo che non supporta la scansione in rete. Ma vaffa…
Windows 7, il più lento sistema operativo di Microsoft. Guardare per credere
Tempo necessario dall’accensione della macchina fino ad avere un desktop funzionante.
Sono soddisfazioni…
Windows fa male anche a te che non sei un utente Windows
Chi è utente GNU/Linux o Mac Os X crede di non avere nulla a che fare con i problemi di sicurezza legati a Windows. Su Mac OS e su GNU/Linux non esistono virus, i trojan te li devi andare proprio a cercare, gli spyware sono al limite i cookie traccianti, e lì basta usare qualche piccola precauzione.
Purtroppo però, nella Rete, un nodo insicuro rende insicura tutta la Rete. E considerando la preponderanza dei client Windows rispetto agli altri sistemi, il problema è davvero enorme.
Vediamo di capire perché.
Siamo abbastanza forti per avere un GNU/Linux del tutto libero?
Forse alcuni miei lettori avranno letto in giro del rilascio, da parte di Microsoft, di 20mila linee di codice per il kernel Linux.
Per chi non conoscesse la vicenda, in sostanza Microsoft ha realizzato dei driver al fine di migliorare il supporto di GNU/Linux (in particolare SUSE, ma in genere qualsiasi distro) sulla macchina virtuale di Redmond, chiamata Hyper-V.
Niente Google Voice sull’iPhone
Apple ha ritirato ogni applicazione legata a Google Voice, il servizio voip di Google, dall’AppStore, ovvero l’unica fonte tecnicamente abilitata ad installare programmi sul telefonino, in altre parole l’unico modo legale che gli utenti hanno per aggiungere applicazioni sull’iPhone.
Non a caso l’hack usato per rompere questa limitazione si chiama jailbreak, ovvero “breccia nella prigione”.
In precedenza anche altre applicazioni come Cooliris erano state bandite dall’AppStore.
Ancora una volta Apple decide cosa possono fare gli utenti, al loro posto.
E voi, vorreste finire in una prigione a forma di mela? Io no.
http://www.osnews.com/story/21903/Apple_Rejects_Official_Google_Voice_iPhone_App
Compri un libro, l’editore te lo cancella
Sì, accade davvero. E non è uno scherzo.
Amazon, il noto bookstore on-line, commercializza un lettore di e-book che ha avuto un grosso successo negli USA: Kindle. Kindle sta ad Amazon come l’iPhone sta ad Apple e ad iTunes. E così come Apple può decidere di cancellare un’applicazione dal tuo iPhone, anche Amazon può decidere di eliminare un libro da Kindle.
E’ accaduto, ironia della sorte, per “1984” di Orwell e per “La fattoria degli animali”, dello stesso autore. Il tutto perché l’editore si è pentito di aver messo a disposizione il libro in formato e-book. E così gli acquirenti si sono visti cancellare il libro, regolarmente acquistato, dal loro lettore.
Dopo i video che scadono come il latte, la musica che non puoi mettere sui lettori della concorrenza e il telefonino che decide quali programmi vanno bene e quali no, è arrivato anche il libro scritto con l’inchiostro simpatico.
“Digital Restrictions Management” è proprio una definizione azzeccata.
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